Stile di vita

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Come tutti ci siamo resi ben conto questa crisi economica sta mettendo in crisi molte famiglie italiane. Tra le molte "tasse" anche la stangata di Monti sulle accise dei carburanti che fa salire il prezzo alla pompa di circa 8,2 centesimi al litro per la benzina e di 11 centesimi al litro per il gasolio. Una brutta notizia di cui noi tutti avremmo fatto volentieri a meno amici del GVA. La seconda notizia viene dalla Fao, ricorda che ogni minuto nel mondo vengono distrutti 10 ettari di foreste, la superficie di venti campi da calcio. In un anno fanno 14,5 milioni di ettari, poco meno di metà dell’Italia intera. Un patrimonio inestimabile che se ne va nell'indifferenza generale.Con tutta la buona volontà, e la comprensione che – da bravo automobilista – nutro per tutti i miei concittadini tartassati da decenni con il facile bersaglio delle tasse sui carburanti, la seconda notizia mi è sembrata decisamente più preoccupante della prima. Molto più preoccupante. Ma, a leggere i giornali, guardare le TV, a navigare tra social network e blog e a sentire i miei concittadini ero il solo, o quasi. E’ un vizio delle nostre società opulente, della nostra poca sensibilità nei confronti della natura, siamo lanciati come un treno in corsa verso il vuoto, verso un senso che non c’é. Tra qualche anno questa crisi finanziaria sara ricordata come una semplice inflenza se paragonata alla sopravvivenza. Continuiamo a guardare esclusivamente la punta del nostro naso, o il proprio ombelico, li scambiamo per il centro dell’universo, mentre il mondo gira nello spazio senza fine verso ben altri – e più grandi – “centri di gravità permanente”. Come scrisse qualcuno molto tempo fa "siamo piccoli granelli di sabbia nell'infinito" ma siamo vivi e pensanti e dovremmo essere in grado di capire quando in gioco c'è ben più di uno "stile di vita".

Daniele V.

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