Riciclando

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Recuperare i rifiuti.....sognando.
Sono pochi fortunati vincono grandi cifre alla lotteria o giocando al gratta&vinci, e magari potranno permettersi la casa ecologica dei propri sogni, nella migliore delle ipotesi. Che scoperta direte voi, se vincessero tutti non ci sarebbe guadagno per questo avido governo, ma quelli che non vincono, la stragrande maggioranza, che fanno? Tutti gli altri, beh, tutti gli altri inquinano. Ogni anno milioni di biglietti non vincenti si trasformano in immondizia. una montagna di immondizia! Da qui l’idea di un team di artisti ricicloni che pensa e ripensa sono riusciti acreare vere e proprie opere d’arte impiegando i tagliandi di carta usati delle lotterie, o almeno la maggior parte, vale a dire quelli sfortunati amici Annicchesi. A farlo Lauren Was e Adam Eckstrom, laureati alla Rhode Island School of Design, che hanno scolpito speciali creazioni per la loro mostra dal titolo che rende bene l’idea di tanti biglietti della lotteria accumulati l’uno sull’altro: Ghost of a dream. Ovviamente non sono mica posizionati a caso, ma in composizioni che prendono la forma di una casa, la Dream Home, costruita con 70.000 dollari in biglietti della lotteria, poi c’è la Dream Car realizzata impiegando 39.000 dollari sperperati, la Dream Vacation che ne vale 29.000. Insomma casa, auto, vacanza, una vita da sogno… un sogno fantasma, però, a ricordare a molti di non esagerare costruendo castelli in aria con i biglietti della lotteria, quando con la stessa cifra spesa si potrebbe acquistare (ovviamente qui si parla di chi esagera) magari un’auto nuova o una vacanza da sogno si poteva pure riuscire a permettersela. Come spiegano gli stessi artisti: " Abbiamo iniziato a raccogliere migliaia di biglietti e a parlare di ciò che la gente sogna quando gioca alla lotteria. Poi abbiamo indagato per scoprire cosa comprano le persone quando vincono sul serio grossi premi in denaro. Attraverso la nostra ricerca abbiamo scoperto che molte persone, dopo aver vinto la lotteria, la prima cosa che fanno è comprare un’automobile." Dal punto di vista del riciclaggio, i temi della mostra vanno ben oltre i rifiuti prodotti dai biglietti della lotteria. In una società fondata sul consumismo, un numero incalcolabile di acquisti ha all’origine la speranza che queste cose facciano la felicità ma la realtà si dimostra fin troppo presto ben altra cosa. In effetti, alcune delle cose più preziose e significative non costano nulla, come questa lezione sul riciclaggio di tanti sogni grattati via in pochi secondi.

D.V.

Acqua piovana

07:39 Posted In Edit This 0 Comments »




E’ vero che il disastro appena capitato a Genova è stato improvviso e di certo non ci si poteva attendere che una pioggia di poche ore distruggesse parte della Liguria prima e poi proprio la città di Genova dopo, ma ogni volta che accadono queste tragedie torniamo a parlare di disastro inevitabile. Questo è vero solo in parte, visto che l’Italia è tutta soggetta ad eventi del genere, e non si prendono mai contromisure per evitarle. Un’idea che potrebbe essere quella di sfruttare i tetti, grazie alla loro intrinseca capacità di “raccolta” convogliare e immagazzinare l'acqua piovana. L’acqua così raccolta può essere utilizzata per tantissime finalità come l’irrigazione dei campi, per gli scarichi, per lavare i pavimenti o per innaffiare il giardino, ma soprattutto si evita che finisca in strada dove, aggiunta al resto dell’acqua che cade sull’asfalto, rende le vie cittadine pericolosissime. Basta infatti che questi tetti, che già oggi sono muniti di grondaia, siano collegati ad una cisterna anziché far scaricare l’acqua in strada, ed il gioco è fatto. E’ importante considerare la raccolta di acqua piovana durante la pianificazione e la progettazione delle città, in quanto è una fonte d’acqua alternativa con diversi usi, può anche essere usata per risparmiare l’acqua potabile. Per questo è importante progettare i tetti nel modo corretto. Secondo i ricercatori i migliori sono quelli piani e spioventi, come quelli in metallo o in plastica, meglio di quelli ruvidi o in ghiaia perché hanno meno rugosità (e dunque minor perdita) e sono migliori in termini di qualità fisiche e chimiche. Certo, in questo modo quest’acqua non potrà mai essere considerata potabile amici dell'ambiente, ma almeno sarà utilizzabile per altre funzioni. Tra qualche anno l'acqua potabile sarà una “merce” rara e chi, potendo, avrà pensato al futuro interrando una cisterna , sarà al riparo da probabili carestie.

D.    V.