Pellicce

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Dai valore ai tuoi acquisti: non comprare né indossare pellicce. Detta con noi la prossima regola della moda!

LAV torna a farsi sentire, come ogni anno nel periodo invernale, quando scoppia il boom di acquisto di pellicce, sciarpe di volpe, codini di visone, colletti e copri spalle. L’appuntamento è per sabato 10 e domenica 11 dicembre nelle principali piazze d’Italia per firmare la petizione a sostegno di una proposta legislativa che fermi, una volta per tutte, l’allevamento, la cattura in natura e l’uccisione di animali per farne pellicce. A pochi giorni dall’evento, LAV è impegnata a diffondere materiale informativo e testimonianze su come avviene l’uccisione e la cattura degli animali, come alcune delle immagini che vi mostriamo. I dati sono scoraggianti: ogni anno nel mondo 10 milioni di animali vengono uccisi per le loro pelli. A rivelarlo è un’indagine compiuta dall’associazione americana Born free USA, la prima a svolgere una ricerca di questo tipo. Sono linci, procioni, opossum, coyote, ma anche topi muschiati, donnole e animali protetti e cani e gatti; catturati in trappole, annegati o uccisi in modi cruenti, per non danneggiarne le pelli: sfondamento del torace, bastonate, strangolamento con lacci metallici. Come informa Simone Pavesi, responsabile nazionale di LAV della campagna anti pellicce. Abbiamo documentato come nel sistema di cattura e uccisione di questi animali, praticato negli Stati Uniti, vengano gravemente lesi gli accordi intercorsi con la Comunità Europea al fine di evitare ogni inutile sofferenza agli animali. Dai valore ai tuoi acquisti: non comprare né indossare pellicce. Vi evito le immagini e i filmati amici dell'ambiente, ma voglio ancora una volta ribadire che solo l'uomo in tutto il regno animale è capace di tanto. Solo l'uomo.
D. V.

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