Agricoltura
04:55 Posted In Agricoltura Edit This 0 Comments »La forza dei forti.........
In una nota di qualche settimana fa Coldiretti metteva in evidenza che “c’è sempre un responsabile per i danni provocati da fauna selvatica, e in ogni singolo caso si dovrà verificare l’ente a cui siano stati concretamente affidati i poteri di amministrazione del territorio e di gestione della fauna che vi è insediata, sia che i poteri di gestione derivino dalla legge, sia che trovino la fonte in una delega o concessione di altro ente”. A conferma di tale orientamento, Coldiretti portava ad esempio una sentenza del Consiglio di Stato (n. 5383 del 27/09/2011) che ha deciso sul ricorso proposto contro la Regione Lombardia dal proprietario di un allevamento di anguille vicino al quale l’amministrazione regionale aveva costituito un’oasi di protezione degli aironi. A seguito della creazione dell’oasi e della contemporanea istituzione nella zona del cosiddetta “silenzio venatorio”, la proliferazione delle specie selvatiche tutelate aveva determinato una sempre maggiore presenza di tali esemplari nell’allevamento di anguille causando al proprietario dell’allevamento ingenti danni, in quanto gli uccelli si cibavano delle anguille contenute nell’allevamento ittico. Ecco, amici dell'ambiente, un chiaro esempio di giustizia a senso unico. Potrei tranquillamente affermare "da che pulpito viene la predica", dopo decenni di sussidi milionari senza nulla chiedere in cambio (sarebbero bastate piccole, semplici richieste da parte dei vari governi, tipo: ti elargisco sussidi in cambio di piantumazioni permanenti, ripristino dei luoghi, salvaguardia almeno dell'esistente etc..etc..etc.. nulla di tutto questo!). Sull'altro fronte invece mille e una richiesta, ora pure gli indennizzi come se fosse stata un'opera faraonica posare qualche rete a protezione delle vasche per le anguille. Per concludere dico che ha perfettamente ragione la Coldiretti quando afferma che " c’è sempre un responsabile per i danni provocati all'ambiente, e in ogni singolo caso si dovrà verificare se il proprietario terriero, o chi ne fa le veci, ha ottemperato a tutte le leggi vigenti. E a tutte quelle leggi mai scritte, ma non meno importanti, del buon senso e del vivere civile che comprendano la responsabilità morale di gestire un patrimonio insostituibile e inestimabile quale è l'ambiente, fonte di vita e perpetuazione delle specie.
D. V.
0 commenti:
Posta un commento