Obama e l'ambiente

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Il discorso sullo stato dell’Unione di un paio di giorni fa di Barack Obama è passato abbastanza sotto silenzio al di fuori degli Usa perché si era concentrato sempre sulle solite promesse da politico di vecchio corso: economia, creazione di posti di lavoro, ecc. Tutti aspetti importanti per una nazione, ma che interessano poco al di fuori di essa. Però c’è un punto su cui Obama si è soffermato e su cui in pochi sono stati attenti: l’ambiente. Già il fatto che se ne parli è importante visto che i suoi possibili sfidanti che in questi giorni si stanno dando battaglia nelle primarie per i Repubblicani sembrano mettere il problema ambientale all’ultimo posto tra le loro priorità, e dunque tanto vale vedere come pensa il presidente degli Stati Uniti di concludere il suo primo mandato ed iniziare il probabile secondo da questo punto di vista. Il discorso del presidente americano si è basato molto sull’associazione ambiente-salute. Il suo sforzo infatti è stato (e sarà) quello di migliorare le condizioni ambientali in cui gli americani lavorano, in modo da migliorare la loro salute sul posto di lavoro ed alleviare anche le spese sanitarie sostenute dal Paese. Un buon punto di partenza. Le politiche energetiche sono state piuttosto confuse visto che gli “ambientalisti arrabbiati”, come li ha definiti lui stesso, non mandano giù le promesse sulle rinnovabili a cui poi seguono i finanziamenti per il petrolio. Qualcosa di certo non quadra. Al momento però la priorità di Obama sembrano i posti di lavoro, dunque se una legge non crea “jobs“, anche se fa bene all’ambiente è meglio rimandarla per accelerarne un’altra che possa crearne. Il presidente ha però promesso il suo sostegno alle leggi per ripulire l’aria e l’acqua, e per dare retta all’EPA (Environmental Protection Agency) e seguire un po’ di più le sue indicazioni. In effetti l’agenzia ambientale ha lavorato meglio sotto l’attuale presidente che sotto altri, ma secondo gli ambientalisti la maggior parte delle promesse fatte in campagna elettorale non sono state mantenute. Una cosa è certa però, i voti degli ambientalisti andranno di nuovo ad Obama. Speriamo che stavolta li sappia sfruttare meglio di quanto non abbia fatto nel primo mandato. Il pianeta sta aspettando, noi stiamo aspettando, la vita sta aspettando.

D.V.

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