Uribu

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Questa volta c'è qualche cosa in più delle solite "parole" al vento, Aribu potrebbe essere veramente una freccia in più nell'arco di chi ama l'ambiente e la natura, amici del GVA.

Quante volte vi siete detti: “Che ci vuoi fare, tanto in Italia va sempre così”? D’ora in avanti non ci sarà più bisogno di indignarsi restando con le mani in mano, ma si potrà fare qualcosa di più: denunciare. Non alle autorità competenti, ma sulla rete. Nasce infatti Uribu, una piattaforma web accessibile a tutti e che presto arriverà anche su smartphone in cui poter segnalare disservizi e soprusi, ma anche ad esempio episodi di inquinamento e distruzione dell’ambiente a cui avete assistito e volete rendere noti a tutto il mondo. Ideato da cinque ragazzi tra i 17 e i 23 anni, Uribu ha come simbolo una civetta appollaiata su di un ramo con gli occhi spalancati per controllare bene cosa avviene sotto di sé. Ed infatti Uribu è la traduzione “fantasiosa” di “hibou” che significa appunto civetta in francese. Ma di preciso di cosa si tratta? Come una sorta di grande bacheca aperta a tutti, la piattaforma è accessibile al sito ufficiale di Uribu. Cliccando sull’apposito tastino con la scritta “segnala” si viene rimandati in un form da compilare con la nostra denuncia da registrare sotto un’apposita categoria, e persino segnalare, tramite Google Maps, dove questo episodio è accaduto, in modo da avvisare le altre persone che si trovano in zona. Completano la denuncia anche eventuali immagini, foto e video che l’utente sarà libero di caricare, in modo che tutti, anche coloro che si trovano dall’altra parte del mondo, possano osservare con i propri occhi tutto ciò che non va ed eventualmente essere parte della soluzione e non vittime del problema. Ad esempio se venite a sapere che vicino casa vostra c’è un deposito di amianto abbandonato, basta scattare qualche foto, caricarla su Uribu, scrivere di cosa si tratta e segnalare la presenza su Google Maps, e state sicuri che immediatamente questa diventerà da discarica nascosta a scandalo nazionale. Uribu funzionerà da passaparola, in modo che sempre più utenti potranno condividere le proprie esperienze come sui comuni social network e tentare così di risolvere alcuni dei tanti drammi che affliggono il nostro Paese. Come dimostrano Striscia la Notizia o le Iene dopotutto, basta accendere i riflettori su un problema, in particolar modo riguardante la pubblica amministrazione, per riuscire a risolverlo. Uribu inoltre metterà a disposizione un account speciale proprio per le pubbliche amministrazioni e le aziende che potranno eventualmente rispondere alle segnalazioni che le vedono chiamate in causa, o effettuare altre denunce a loro volta. Per partecipare basta registrarsi direttamente sul sito di Uribu o tramite un account Facebook collegato che diventerà anche il terreno di confronto, insieme a Twitter, con migliaia di utenti che vorranno condividere le proprie esperienze, e magari dare il proprio contributo per migliorare un Paese che ha tante cose da mettere a posto. Proviamoci chissà che non sia la volta buona!

D.V.

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