Popoli

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Su queste pagine abbiamo spesso parlato del picco di petrolio e a volte anche del picco del cibo. Si tratta del momento di massima produzione oltre il quale lo stesso quantitativo non si raggiungerà mai più, ma si produrrà sempre meno di quel bene fino all’esaurimento. Ma lo stesso può accadere per l’uomo? Secondo Doug Saunders che ha appena pubblicato un libro su questo fenomeno, potrebbe anche essere, anche se non si parla di “esaurimento” degli uomini, ma solo di picco della popolazione. La gente in tutto il mondo vive più a lungo, e ha sempre meno figli a causa dall’aumento del tasso di istruzione femminile e del declino della povertà assoluta. Paesi come il Bangladesh, l’Indonesia e l’Iran stanno avendo così pochi bambini che le loro popolazioni sono sul punto di contrazione. Il mondo è sulla soglia di quello che potremmo chiamare “picco della popolazione”. L’offerta al mondo di persone in età lavorativa sarà presto contratto, provocando uno spostamento dal surplus della scarsità scrive Saunders che non vuol passare per “profeta di sventura”, anche se è consapevole di essere provocatorio. Certo è che non si può negare che la gente diventa sempre più vecchia e che si fanno sempre meno figli. La causa di questo può essere collegata al fatto che le persone competono per i lavori e non i lavori per i lavoratori, e la dimostrazione attuale la possiamo avere osservando la Cina, il Paese con il boom economico per eccellenza, in cui l’invecchiamento medio e la sovrappopolazione hanno portato ad abbassare gli stipendi ad un livello da fame, che ha portato inevitabilmente le famiglie a non fare più figli perché non possono permetterseli. Esattamente quello che accade nel mondo Occidentale da alcuni anni. Presto raggiungeremo il massimo di sosteniilità, quello che accadrà negli anni a venire non sarà come ce lo saremmo aspettati.
D.V.

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