Il pettirosso

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 Ho scrutato per giorni le siepi intorno a casa cercando, inutilmente, quelle piccole piume color arancio, niente. Quest'anno anche lui non ce la fatta. Come le Pavoncelle, i Tordi, le Cesene e molti altri, sono stati cancellati. Si amici sto parlando del Pettirosso. Alcuni di voi si chiederanno dove è finito quell'uccellino che in inverno veniva a mangiare proprio fuori casa, sul davanzale della finestra. Ebbene, "quel" pettirosso se ne è andato. Forse per sempre. Vittima pure lui della caccia, dei troppi insetticidi e della famigerata "AVIARIA". Nessuno parla più di questa infezione ma ciò nonostante questo virus è sempre attivo, e  stermina anno dopo anno milioni di uccelli. Certo, il pettirosso è solo un piccolo uccellino, che sarà mai la sua perdita. E' vero, nessuno lo piangerà, molti, troppi non si sono nemmeno accorti della sua assenza. Sono quelli che hanno mille problemi ben più assillanti per la testa: i regali del Natale, la settimana bianca, il cellulare di ultima generazione. Non abbiamo più tempo per le piccole cose come la vita. Ma dove siamo arrivati amici, una sola generazione è bastata a distruggerne mille. Mi tornano alla mente le parole di quel grande capo indiano "Toro Seduto", benchè non conoscesse internet e la matematica così professava due secoli fa "Quello che ora accade ora agli animali assai presto accadrà agli uomini", nella sua saggezza consapevole che gli uni dipendono indissolubilmente dagli altri. Che diremo a figli e nipoti quando ci chiederanno perchè "loro" non possono ammirare queste piccole, forti e dolcissime ali? Che il tempo ci perdoni.........................

D.V.

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